sabato 5 aprile 2014
JAMIL HELLU - Interview
Il fotografo Jamil Hellu nato in Brasile ed ora cittadino di San Francisco, insegna fotografia presso la Stanford University, il San Francisco Art Institute e il Diablo Valley College. Nella sua ultima creazione, la serie “Guardians Of The Golden Gate”, ha invitato i suoi soggetti a creare dei supereroi fittizi, offrendo loro l’opportunità di esprimersi. Seguendo la loro immaginazione i personaggi fotografati da Jamil hanno creato dei costumi specifici, ogni individuo ha dato vita ad un personaggio unico prendendo spunto dalla mitologia e dalla creatività personale, in un gioco di auto-rappresentazione ed interpretazione fantastica di un ruolo di un supereroe. La serie si chiama "Guardians of the Golden Gate" per il fatto che tutti i soggetti sono stati fotografati a San Francisco o nella Bay Area, grazie ad un annuncio lasciato su Facebook con la ricerca di soggetti disposti a farsi fotografare come supereroi. Il tutto si è sviluppato in modo naturale fino alla raccolta di queste numerose immagini nate dalla collaborazione tra il fotografo ed i suoi eroi. Le fotografie di Jamil rappresentano un susseguirsi colorato ed ironico di icone self-made che condividono un loro lato intimito che, complice il fotografo, diventa un’estensione per lo spettatore, infatti l'idea di qualcuno che ha una vita normale e poi, di punto in bianco possa vagare in incognito con il suo costume per la città è divertente, evoca una sensazione di libertà con un pizzico di sana follia.
Come è nata l'idea dei Guardiani del Golden Gate?
L'idea è iniziata dopo aver fatto una fotografia col cellulare al mio partner mentre indossava un mantello da donna anni ’40 che aveva comprato in un negozio dell’usato nella California del nord. Darrin era così entusiasta di posare come un supereroe che ho pensato: "hummm, c'è qualcosa d’interessante da esplorare qui!”. Come molte persone, sono cresciuto leggendo fumetti e così l'ispirazione per lavorare su questo progetto è stata spontanea.
Hai chiesto ai tuoi personaggi di esprimersi come dei supereroi. Hai parlato con loro prima o si sono semplicemente presentati vestiti così il giorno dello shooting?
Ho parlato con tutti prima dello shooting spiegando ciò in cui consisteva il progetto ed incoraggiandoli nell’essere creativi. Alcune persone avevano una certa idea di come volevano essere ritratte, alcune hanno chiesto ad amici di aiutarli nella creazione degli abiti ed altri hanno collaborato con me in modo molto creativo. E’ sempre molto emozionante arrivare a casa della gente, suonare il campanello e farsi aprire la porta in costume.
Mi sembra che ti sia divertito molto a fare queste foto, ho ragione? Eventuali ricordi divertenti da condividere?
Uno dei miei ricordi più belli è stato quando sono arrivato a casa di
uno dei "Guardiani" e l'ho trovato col suo costume in piedi sul tetto del garage che mi aspettava. E’ stato incredibile e divertente. Ho scattato quella fotografia da lì. Credo sia una delle immagini più forti e cariche di coraggio e libertà del soggetto che stavo immortalando.
Come hai trovato i tuoi personaggi?
Inizialmente ho fotografato amici poi mentre il progetto si evolveva
sempre più persone hanno iniziato a volerne fare parte. Ho messo un annuncio su Facebook un paio di volte invitando chiunque a partecipare. Ho ricevuto email da persone che non sapevo chi fossero che mi chiedevano se potevano prendere parte al progetto. L'unica condizione era: "Siate creativi!".
Cosa mi dici delle location? Li hai fotografati nel loro quartiere o hai scelto dei luoghi ad hoc ad ogni situazione?
Ho chiesto alle persone che stavo fotografando di scegliere un luogo specifico per lo scatto, attraverso la nostra collaborazione artistica è nato ogni ritratto.
Se dovessi scegliere il tuo look da supereroe come sarebbe?
Mi piacerebbe indossare una lunga parrucca, un body, una maschera e probabilmente terrei in mano un phon.
I tuoi soggetti sono dei Guardiani, per che cosa stanno combattendo? Da che cosa difendono la città?
Sono dei protettori. Il loro ruolo è quello di celebrare lo spirito creativo e libero che la città di San Francisco irradia. Da immigrato, ti dico che abito qui da un decennio ed in questo periodo ho conosciuto persone provenienti da tutto il mondo che si sono trasferite qui perché si sentono socialmente accettate e politicamente sicure. Come un faro di speranza per molti, la città di San Francisco e la grande Bay Area rappresentano l’apertura e l’accettazione delle comunità alternative e delle differenze sessuali tra persone provenienti da tutti i ceti sociali. Siamo attratti da questa zona del mondo, come molte altre generazioni prima di noi, è un luogo di libertà d’espressione in qualsiasi forma essa possa prendere.
Come è nato il tuo amore per la fotografia?
Il mio amore per la fotografia ha origini profonde. Durante gli anni accademici ho studiato molto la storia della fotografia e mi sono innamorato della sua cronologia. Più imparo su di essa, più mi piace. La Storia della fotografia è affascinante. Si manifesta nel nostro passato storico attraverso le immagini e rivela idee personali e concetti molto particolari su come deve essere usata o applicata. La fotografia è ancora un giovane mezzo in confronto ad altre forme d'arte, ma credo abbia raggiunto già tanto .
Ogni fotografo ha il suo soggetto preferito, qual’è il tuo?
L’Intimità. Sono profondamente attratto dalla fotografia che è soggettiva ed esprime storie personali. I miei soggetti preferiti sono quelli che trasmettono esperienze uniche e intime.
A proposito di intimità "Darrin" è uno dei tuoi progetti che preferisco. E' così intimo. Puoi dirmi qualcosa su quei momenti?
Si tratta solo di osservare la nostra vita quotidiana per catturare momenti ordinari tra due uomini che vivono insieme. La serie non ha davvero avuto un inizio come progetto ufficiale. Si è evoluto organicamente, l’ho solo fotografato più spesso durante il nostro tempo insieme. Nel corso del tempo, lavorando su queste fotografie, ho imparato molto su me stesso come fotografo e soprattutto sono diventato consapevole dell'impatto che le rappresentazioni personali, come queste creano negli altri. La mia intenzione è quella di allontanarmi dagli stereotipi di solito collegati alla rappresentazione di uomini gay, concentrandomi maggiormente su momenti di intimità ed esperienze di vita personali .
Stai lavorando su un nuovo progetto?
Sono interessato a fare un progetto con alcuni omosessuali anziani, mostrando le loro diverse storie e sfide sociali. Come un omaggio a
coloro che hanno creato nuove strade per noi.
Ti sei ripromesso dei buoni propositi per quest’anno appena cominciato?
Continuare a fotografare sempre di più, trovare nuove vie per
ampliare i miei modi di vedere . Ho recentemente scattato di più con Instagram ( @ byjamil ) è stato sicuramente un ottimo modo per
praticare foto trasformando il banale in qualcosa da guardare.
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sabato 7 dicembre 2013
Christopher Sousa - Interview
Christopher Sousa ha origini americano-portoghesi. Nei suoi quadri si scorgono influenze da Lucien Freud, Jenny Saville, Paul Cadmus, JC Leyendecker e Euan Uglow. Nato a River Fall, nel 1968, a parte un rapido periodo di lavoro a Los Angeles, ha sempre vissuto nel Massachusetts. Dopo essersi trasferito a Provincetown inizia a dipingere creandosi una dignitosa reputazione come artista locale. Onestà e mistero sono elementi chiave nelle sue opere, che sembrano così sincere, così senza paura e a disposizione dello spettatore. Un risveglio intrigante, inaspettato, e convincente della complessità che certe volte si cela, ė ciò che appare ai nostri occhi come qualcosa di semplice.
Le tue origini sono americano/portoghesi, mi racconti qualcosa di questo particolare background?
Sono per metà portoghese e per metà italiano, il tipico cane bastardo americano. Non so se il mio patrimonio etnico ha davvero formato ciò che sono diventato. Sono cresciuto in una parte del paese ricca di un miscuglio di etnie, quindi la nazionalità non è qualcosa a cui ho penso molto nella mia vita.
So che ti sei stabilito a Provincetown. Anni fa lessi Land's End: A Walk in Provincetown di Michael Cunningham e da quello che ricordo la descriveva come un posto fantastico, cosa ti piace di più di Provincetown?
É un posto veramente pazzesco e interessante. L'estate a Provincetown è come una festa senza fine. Tuttavia, credo che il mio periodo preferito di questo posto siano l'autunno e l'inverno, quando i turisti sono andati tutti via e Provincetown diventa ancora una volta un tranquillo villaggio del New England, desolato e nebbioso ed a volte un po' inquietante. Questo è quello che mi piace, la solitudine e l'isolamento che la città offre, l'estate qui può essere divertente, ma è così frenetica e caotica che a volte mi riesce difficile rilassarmi. Nelle altre stagioni, posso respirare e creare.
Quando e come hai iniziato a fare arte? Hai mai pensato a perché dipingi?
Ho sempre disegnato e dipinto fin da quando ero un bambino, é una cosa che ho sempre fatto. Non so perché ma mi trovo costretto a dipingere, penso solo che voglio documentare quello che vedo, le cose che mi interessano e che trovo bellissime. Vorrei lasciare un segno, siamo su questa terra per un tempo così breve, che vorrei fare qualcosa di sostanziale fintanto che sono qui e lasciare una parte di me che rimarrà anche dopo la mia scomparsa. Non voglio necessariamente essere ricordato, ma l'idea che qualcosa che ho creato possa essere apprezzato o contemplato anni dopo che me ne sono andato mi affascina.
Mi piace la composizione dei tuoi ritratti sono pieni di oggetti, é come se tu desiderassi creare un ambiente specifico ad ogni quadro, come funziona? É una cosa che nasce spontaneamente o prepari tutto prima?
Ho quasi sempre oggetti specifici che voglio utilizzare per trasmettere un certo pensiero o sentimento. Mi piace che i miei quadri appaiano allestiti e formali. Solitamente faccio un paio di schizzi preliminari buttando su carta alcune idee approssimative che ho in testa, ma poi una volta che il modello arriva, le cose cominciano ad accadere sempre organicamente. Generalmente mi piace far posare le persone in un modo volutamente rigido e scomodo, ma a volte mi trovo davanti un modello che si mette da solo in una posizione naturale, bella, che risulta elegante ogni volta che si muove e quando questo accade sono molto stimolato. Mi é spesso capitato di iniziare una composizione con delle idee prestabilite che poi alla fine non ho utilizzato lasciando che le cose accadessero naturalmente. Alcuni modelli sono molto intuitivi, é come se capissero esattamente quello che sto cercando.
Dove trovi quindi gli oggetti di posa per ogni quadro? Te lo chiedo perché alcuni di loro sono veramente specifici e perfetti per quella particolare situazione che stavi ritraendo...
Cerco tra i mercatini delle pulci. Sono sempre alla ricerca di abiti vintage interessanti e di oggetti di scena. Qualche volta ho cercato un oggetto specifico ed ho perlustrato ebay e internet alla sua disperata ricerca.
Come scegli i modelli per i tuoi quadri ?
Sembra che l'attuale tendenza nell'arte raffigurativa maschile siano modelli a mio avviso un po' troppo stereotipati con tatuaggi, muscoli, barba, etc. questo non è un aspetto particolarmente attraente per me. Sono sempre stato attratto da un altro lato dell'immagine maschile. Mi piacciono i ragazzi magri, con i capelli lunghi, con le caratteristiche scomode. Sono di solito attratto da ragazzi di cui nessuno si accorge. Credo che nei miei quadri cerco di far vedere quello che trovo bellissimo, preferisco dipingere un ragazzo magro, un ragazzo impacciato con le grandi orecchie, che il tradizionale bello muscoloso, macho e super maschio.
Hai delle aspettative di come le persone possono reagire alla tua arte o semplicemente segui il tuo istinto?
Cerco di non pensare molto a come le persone reagiscono al mio lavoro. Se lo fai cominci a fare supposizioni inutili allontanandoti da te stesso pur di compiacere gli altri. Penso che se si inizia a dipingere ciò che si pensa le persone vogliono o si aspettino da te, il rischio è quello di perdere la propria anima e ci sarà una mancanza di sincerità evidente nel tuo lavoro. Penso che si debba seguire il proprio istinto non preoccupandosi di come la gente possa reagire.
Quando la figura maschile è diventata il fulcro dei tuoi lavori?
Non sono mai stato interessato a dipingere qualcosa di diverso dal corpo umano. Fin da bambino tutto quello che ho mai disegnato erano persone, maschi e femmine. La figura maschile rappresenta specificamente il desiderio, la lussuria e l'invidia, che rappresentano dei sentimenti importanti per me. In un certo senso credo che la maggior parte dei miei quadri siano un po' autobiografici, così la figura maschile è di solito rappresentativa in qualche modo dell'estensione di me stesso.
In alcuni dei tuoi quadri ci sono come background altri quadri, ma se li osservi attentamente è come se fossero dipinti da un'altra mano, come mai hai deciso di utilizzare uno stile diverso?
Penso che sia interessante che tu l'abbia riconosciuto come il lavoro di un'altra persona. I dipinti che si vedono sullo sfondo in realtà non sono miei, sono i lavori di uno dei miei compagni di studio. Ho cominciato occasionalmente ad incorporali nei miei lavori circa un anno fa, gli ho chiesto il permesso chiedendogli se gli faceva piacere. Dice che gli piacciono.
Quanto tempo ci vuole per completare un tuo dipinto? Quando decidi che è concluso e che non necessita di un ulteriore pennellata?
Dipende, spesso ci lotto per settimane, addirittura per mesi. Altre volte fluisce senza sforzo e termina in un paio di giorni. Devo sempre fare uno sforzo cosciente, un passo indietro e considerare se il quadro è davvero in fase di completamento per garantire che io non lo sovraccarichi. Ho bisogno di stare con il quadro e di concentrarmi, a volte mi aiuta non guardarlo per qualche giorno, girare la tela verso il muro. In questo modo ottengo una nuova prospettiva.
Nel tuo processo creativo che importanza ha la musica? Cosa trovi più stimolante in questo momento e c'è un evergreen che suoni spesso?
La musica è in realtà molto importante per me. Sono sempre stato un grande fan della musica, la trovo incredibilmente stimolante per la mia creatività. In questo momento sono totalmente ossessionato da King Krule e le Savages. Amo anche i Best Coast, penso che Bethany Cosentino sia un genio. Ci sono poi alcuni favoriti di sempre come Patti Smith, Television, Courtney Love e Suicide. Potrei spendere ore solo elencandoti la mia musica preferita.
Dove pensi che i tuoi quadri si adattino meglio in casa di qualcuno? Livingrooom, camera da letto o sopra il camino?
Domanda interessante...Questo è qualcosa che non ho mai veramente preso in considerazione. Immagino che dipenda dal singolo individuo. Non ho nessuno dei miei quadri in casa. Per lo più colleziono fotografie.
Ciò che mi piace di più nei tuoi quadri è la sensazione che a volte provo chiedendomi cosa stesse accadendo in quel momento, o chi sia quel ragazzo ritratto, quali segreti nasconda e perché è vestito in quel modo e la mia mente inizia ad immaginare... ha senso?
Sì ha senso. Questo è esattamente il tipo di reazione che apprezzo. Mi piace che le persone si facciano domande, mi piace che i miei quadri creino una sensazione curiosa. Solitamente c'é una vaga narrazione che porta le persone a farsi domande. Vorrei che i miei quadri creino una sensazione curiosa, una sorta di narrazione vaga e leggermente opaca.
Com'é per un artista quando vede uno dei suoi quadri venduto? É come dar via un pezzo di se stesso o il fatto di averci lavorato sopra per mesi il momento della vendita é vissuto come una liberazione?
Onestamente, con pochissime eccezioni, solitamente sono contento di separarmene. Dipingere per me è come esorcizzare un demone, faccio fatica e lavoro fino a quando ho raggiunto il mio obiettivo con quel quadro e una volta che l'ho raggiunto, non lo voglio più vedere.
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Nicholas Tolmachov - Interview
Avere diciannove anni, studiare graphic design a Kiev, in Ucraina e ritrovarsi con un talento per il disegno tale da lasciare incantato chi osserva le tue creazioni non è da tutti. I lavori di Nicholas Tolmachov sono caratterizzati da una qualità dura e delicata che emerge nei suoi ritratti, caratteristiche che rappresentano un animo disincantato, romantico e delicato come colui che li disegna, in un paese che non aiuta ad essere se stessi ma che tarpa le ali della creatività di coloro che sono diversi. Mi auguro solo che Nicholas un giorno possa essere totalmente libero di esprime se stesso nella sua arte sensa paure e di poter vedere i suoi disegni a Parigi, dove un giorno sogna di esporre.
Nicholas si sa veramente poco di te, cosa mi puoi dire del tuo backgorund?
Ho diciannove anni. Durante l'infanzia ho studiato per un paio di anni alla scuola d'arte, ma poi ha deciso di abbandonare per dedicarmi ad altri interessi come il teatro ed il desiderio di diventare un regista. Così ho rinunciato alla pittura, ci sono tornato solo un anno fa, quando mi sono iscritto all'universitá di graphic design.
Ma quindi è da pochissimo che fai questi meravigliosi ritratti.
Ho cominciato a realizzarli dall'inizio di questo anno, anche se prima non ho mai ritratto uomini e non ne ero attratto dal doverlo fare. Ora sono gli uomini l'oggetto principale dei miei disegni anche se non direi che siano privi di tratti femminili, anzi forse il contrario, a volte questi tratti schizzano fuori cosí.
Da dove trai ispirazione per i tuoi soggetti ?
La mia principale fonte d'ispirazione sono il tempo passato, le epoche passate, mentre l'incentivo creativo pensa al futuro e solo attraverso il disegno posso modificare queste due realtá.
Puoi dirmi perché spesso nei tuoi ritratti ci sono uomini ed uccelli iniseme? Come mai questo connubbio?
Nel mondo non c'è nulla di più vero che gli occhi tristi dell'uomo e della natura, con uccelli, animali e fiori . Queste sono le cose che mi ricordano la libertà e la ricerca eterna. Sono anche molto sentimentale è forse anche per questo che uso spesso tali simboli .
Mi Sembra che tu prenda anche ispirazione dal settecento francesce e da Marie Antonietta che é sempre stata fornte d'ispirazione e di idee romantiche, sbaglio?
Hai assolutamente ragione! Mentalmente, quasi vivo nell'epoca della Francia pre-rivoluzionaria. Un'epoca meravigliosa. I miei artisti preferiti appartengono proprio a questa epoca, Antoine Wattea, François Boucher, Fragonard. Devo ammettere che tutti i miei artisti preferiti sono francesi indipendentemente dalla loro fascia temporale.
Fiori ed api, mi spieghi come mai sono così importanti per le tue creazioni?
I fiori e le api sono per me simbolo di sacrificio, specialmente fiori . Un ricordo d'infanzia é quello in cui mia nonna mi disse che l'ape è la fonte della continuazione della vita sulla terra, e credo che questo si sia riflesso nel mio subconscio. Le api come un modo di portare vita e morte allo stesso tempo. Personalmente, le vedo anche come echi di un amore non corrisposto.
Come pensi che si possa raggiungere questo sottile equilibrio tra eleganza fragilità ed erotismo che trasmetti nei tuoi disegni?
Credo che, l'eleganza è sempre inerente all'erotismo, proprio come l'erotismo non è possibile senza eleganza. L'amore comporta una malinconia di pensiero e questo pensiero ha spesso carattere molto piccante, forse questo appare visibile come erotismo.
Come artista che ne pensi del tuo lavoro? É un modo per esprimere te stesso o un per essere completamente libero?
Sì, penso che sia un modo per esprimere in primo luogo me stesso, ma non possiamo parlare di fondare una vita sul disegno. Sopratutto nel mio paese non posso essere assolutamente libero in termini di creatività, perché per la propaganda di tematiche omosessuali qui si può essere portati a responsabilità penali, e questo argomento mi fa davvero paura. Sará molto interessante vedere dove mi porterá la mia creativitá in futuro.
Mi dispiace per questa situazine, tutti dovremmo essere liberi di essere come siamo. Come descriveresti Nicholas Tolmachov?
Penso che i miei disegni sappiano farlo meglio, e se non lo fanno significa che non ho messo in loro qualcosa e che forse dovrei farlo.
Lo fanno! Era solo per sapere se volevi aggiungere qualcosa.
Zeus è il mio disegno preferito dei tuoi ti dico solo che è stato il mio sfondo dell'iPhone per mesi come ti é venuta questa idea?
Oh, grazie mille! Avevo questo pensiero da molto tempo, poi un giorno mi sedetti ed in modo molto spontaneo questo pensiero si richiamò alla mia mente. Inizialmente non ero sicuro del cigno, ci potrebbe essere stato un picchio o forse una colomba al suo posto. Ma ero preoccupato che questo dipinto potesse assumere un carattere comico, quindi sono contento che si fermato sul cigno. In ogni caso ora si spiega da dove erano nati tutti i guai della mitologia greca.
Tu sei molto giovane e di talento come vede il tuo futuro? Dove vorresti essere tra dieci anni?
Sono molto lieto di sentire questo. A volte penso al mio futuro, ma non così a livello globale. É anche difficile immaginare come finirà per me quest'anno
Hai un sogno ?
Vorrei diventare un illustratore di libri , e in parallelo fare i miei disegni e i miei progetti. Lontano dalla città. Io sogno la quiete .
Se qualcuno ti offrisse di fare una tua mostra personale dove ti piacerebbe farla?
Forse, come ogni artista a Parigi. Non so se avrò la possibilità di andare lì, ma credo che sarebbe bello e speciale.
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