Il fotografo Jamil Hellu nato in Brasile ed ora cittadino di San Francisco, insegna fotografia presso la Stanford University, il San Francisco Art Institute e il Diablo Valley College. Nella sua ultima creazione, la serie “Guardians Of The Golden Gate”, ha invitato i suoi soggetti a creare dei supereroi fittizi, offrendo loro l’opportunità di esprimersi. Seguendo la loro immaginazione i personaggi fotografati da Jamil hanno creato dei costumi specifici, ogni individuo ha dato vita ad un personaggio unico prendendo spunto dalla mitologia e dalla creatività personale, in un gioco di auto-rappresentazione ed interpretazione fantastica di un ruolo di un supereroe. La serie si chiama "Guardians of the Golden Gate" per il fatto che tutti i soggetti sono stati fotografati a San Francisco o nella Bay Area, grazie ad un annuncio lasciato su Facebook con la ricerca di soggetti disposti a farsi fotografare come supereroi. Il tutto si è sviluppato in modo naturale fino alla raccolta di queste numerose immagini nate dalla collaborazione tra il fotografo ed i suoi eroi. Le fotografie di Jamil rappresentano un susseguirsi colorato ed ironico di icone self-made che condividono un loro lato intimito che, complice il fotografo, diventa un’estensione per lo spettatore, infatti l'idea di qualcuno che ha una vita normale e poi, di punto in bianco possa vagare in incognito con il suo costume per la città è divertente, evoca una sensazione di libertà con un pizzico di sana follia.
Come è nata l'idea dei Guardiani del Golden Gate?
L'idea è iniziata dopo aver fatto una fotografia col cellulare al mio partner mentre indossava un mantello da donna anni ’40 che aveva comprato in un negozio dell’usato nella California del nord. Darrin era così entusiasta di posare come un supereroe che ho pensato: "hummm, c'è qualcosa d’interessante da esplorare qui!”. Come molte persone, sono cresciuto leggendo fumetti e così l'ispirazione per lavorare su questo progetto è stata spontanea.
Hai chiesto ai tuoi personaggi di esprimersi come dei supereroi. Hai parlato con loro prima o si sono semplicemente presentati vestiti così il giorno dello shooting?
Ho parlato con tutti prima dello shooting spiegando ciò in cui consisteva il progetto ed incoraggiandoli nell’essere creativi. Alcune persone avevano una certa idea di come volevano essere ritratte, alcune hanno chiesto ad amici di aiutarli nella creazione degli abiti ed altri hanno collaborato con me in modo molto creativo. E’ sempre molto emozionante arrivare a casa della gente, suonare il campanello e farsi aprire la porta in costume.
Mi sembra che ti sia divertito molto a fare queste foto, ho ragione? Eventuali ricordi divertenti da condividere?
Uno dei miei ricordi più belli è stato quando sono arrivato a casa di
uno dei "Guardiani" e l'ho trovato col suo costume in piedi sul tetto del garage che mi aspettava. E’ stato incredibile e divertente. Ho scattato quella fotografia da lì. Credo sia una delle immagini più forti e cariche di coraggio e libertà del soggetto che stavo immortalando.
Come hai trovato i tuoi personaggi?
Inizialmente ho fotografato amici poi mentre il progetto si evolveva
sempre più persone hanno iniziato a volerne fare parte. Ho messo un annuncio su Facebook un paio di volte invitando chiunque a partecipare. Ho ricevuto email da persone che non sapevo chi fossero che mi chiedevano se potevano prendere parte al progetto. L'unica condizione era: "Siate creativi!".
Cosa mi dici delle location? Li hai fotografati nel loro quartiere o hai scelto dei luoghi ad hoc ad ogni situazione?
Ho chiesto alle persone che stavo fotografando di scegliere un luogo specifico per lo scatto, attraverso la nostra collaborazione artistica è nato ogni ritratto.
Se dovessi scegliere il tuo look da supereroe come sarebbe?
Mi piacerebbe indossare una lunga parrucca, un body, una maschera e probabilmente terrei in mano un phon.
I tuoi soggetti sono dei Guardiani, per che cosa stanno combattendo? Da che cosa difendono la città?
Sono dei protettori. Il loro ruolo è quello di celebrare lo spirito creativo e libero che la città di San Francisco irradia. Da immigrato, ti dico che abito qui da un decennio ed in questo periodo ho conosciuto persone provenienti da tutto il mondo che si sono trasferite qui perché si sentono socialmente accettate e politicamente sicure. Come un faro di speranza per molti, la città di San Francisco e la grande Bay Area rappresentano l’apertura e l’accettazione delle comunità alternative e delle differenze sessuali tra persone provenienti da tutti i ceti sociali. Siamo attratti da questa zona del mondo, come molte altre generazioni prima di noi, è un luogo di libertà d’espressione in qualsiasi forma essa possa prendere.
Come è nato il tuo amore per la fotografia?
Il mio amore per la fotografia ha origini profonde. Durante gli anni accademici ho studiato molto la storia della fotografia e mi sono innamorato della sua cronologia. Più imparo su di essa, più mi piace. La Storia della fotografia è affascinante. Si manifesta nel nostro passato storico attraverso le immagini e rivela idee personali e concetti molto particolari su come deve essere usata o applicata. La fotografia è ancora un giovane mezzo in confronto ad altre forme d'arte, ma credo abbia raggiunto già tanto .
Ogni fotografo ha il suo soggetto preferito, qual’è il tuo?
L’Intimità. Sono profondamente attratto dalla fotografia che è soggettiva ed esprime storie personali. I miei soggetti preferiti sono quelli che trasmettono esperienze uniche e intime.
A proposito di intimità "Darrin" è uno dei tuoi progetti che preferisco. E' così intimo. Puoi dirmi qualcosa su quei momenti?
Si tratta solo di osservare la nostra vita quotidiana per catturare momenti ordinari tra due uomini che vivono insieme. La serie non ha davvero avuto un inizio come progetto ufficiale. Si è evoluto organicamente, l’ho solo fotografato più spesso durante il nostro tempo insieme. Nel corso del tempo, lavorando su queste fotografie, ho imparato molto su me stesso come fotografo e soprattutto sono diventato consapevole dell'impatto che le rappresentazioni personali, come queste creano negli altri. La mia intenzione è quella di allontanarmi dagli stereotipi di solito collegati alla rappresentazione di uomini gay, concentrandomi maggiormente su momenti di intimità ed esperienze di vita personali .
Stai lavorando su un nuovo progetto?
Sono interessato a fare un progetto con alcuni omosessuali anziani, mostrando le loro diverse storie e sfide sociali. Come un omaggio a
coloro che hanno creato nuove strade per noi.
Ti sei ripromesso dei buoni propositi per quest’anno appena cominciato?
Continuare a fotografare sempre di più, trovare nuove vie per
ampliare i miei modi di vedere . Ho recentemente scattato di più con Instagram ( @ byjamil ) è stato sicuramente un ottimo modo per
praticare foto trasformando il banale in qualcosa da guardare.
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