mercoledì 23 marzo 2011
Slava Mogutin - Interview
Ho sempre apprezzato i lavori di Slava Mogutin sin dai suoi esordi come fotografo, ho consumato i suoi libri Lost Boys e NYC Go-Go a furia di sfogliarli. Conosco Slava da anni, nel corso dei quali siamo sempre rimasti in contatto, di recente mi ha mostrato una serie d’immagini che ha fatto insieme al suo amico artista Josh Lee, una delle sue muse, lo ha fotografato insieme alle sue opere in Colorado, stato che fa da filo conduttore ad una nuova serie di fotografie scattate durante un soggiorno invernale con Brian Kenny in cui la pianura e i suoi vasti cieli vengono catturarti dall’obiettivo di una Holga. Slava ha in programma due personali una ad Aprile alla Wrong Weather Gallery a Porto in Portogallo con Lost Boys e una a Maggio alla As If Gallery a NY.
Hai appena trascorso le vacanze invernali in Colorado dove hai scattato queste foto bellissime. Ricordo che quando ci sono stato anni fa mi sono innamorato dei cieli aperti e della terra: che impressione hai del Colorado?
È stata la mia prima volta in Colorado. I genitori di Brian si sono appena trasferiti e noi siamo andati a trovarli per Natale. Hanno comprato un ranch appena fuori Denver ed hanno costruito una fantastica casa “verde” con pannelli solari. Quando io e Brian diventeremo vecchi avremo un bel posto in cui ritiraci! Il Colorado è veramente bello, ha questo enorme cielo che posso paragonare a quello del Texas, e la luce ha un naturale filtro rosa perfetto per la fotografia. Lì mi sono sentito molto ispirato.
Mi racconti qualcosa di questo progetto che hai sviluppato con il tuo amico Josh? Mi dicevi che l’hai fotografato per anni.
Josh Lee è un artista ricco di talento ed uno dei ragazzi più eccitanti che io abbia mai incontrato. Lo conosco fin da quando era un ragazzino che abitava a New York e lavorava come modello, l’ho fotografato per oltre dieci anni e per diverse riviste tra cui Playgirl, Flaunt e Kink, ci sono un sacco di foto sconce di lui in Lost Boys. Mi sembra giusto dire che Josh è uno dei miei soggetti e musa preferiti. Qualche anno fa è ritornato a Denver, anche se continua a passare per New York, così continuiamo a trascorrere del tempo insieme.
Che qualità dovrebbe avere una musa?
Non sono interessato in facce e corpi convenzionali che hai la possibilità di vedere in qualsiasi rivista di moda. Sto cercando persone con cervelli e personalità che possono offrire più di un semplice bel look, persone che sono a loro agio con i loro corpi e la loro sessualità, ma allo stesso tempo creativi ed aperti a nuove idee. Voglio sfidarli ed essere sfidato a mia volta. In altre parole, penso ai miei soggetti come a dei collaboratori, e Josh è certamente uno di essi.
Che cosa ti piace di più delle sue creazioni?
Credo che ciò che rende la sua arte diversa dalle cose che si vedono negli spazi d’arte istituzionali è il fatto che sono sempre opere che tu puoi indossare, consumare o usare come props o mobili, come una gigantesca coperta fatta di maglie da calcio che possono coprire l’intero campo da calcio e i giocatori stessi, oppure la sedia – trono che ricorda un fiore tropicale, o le due sculture fatte di zucchero che puoi davvero leccare e mangiare. Sicuramente ha un’immaginazione selvaggia, mi piace il fatto, che non prenda se stesso e la sua arte troppo seriamente. Il problema con la maggior parte dell’arte contemporanea è che è così fottutamente seria e noiosa. Le opere di Josh sono sempre divertenti, di cuor leggero ed interessanti.
Circa due anni fa durante un mio soggiorno a New York, sono passato a casa vostra e ricordo che mi hai fatto vedere il layout del tuo prossimo libro, Panoramic View. Sono rimasto colpito dalle immagini e da come le hai assemblate, a che punto è questo progetto, quand’è che vedrà la luce?
È uno dei progetti che sto ancora seguendo e spero che verrà pubblicato entro la fine dell’anno. Panoramic View si basa sulla mia serie d’immagini chiamata Environmental Picture, ( HYPERLINK "http://www.visuramagazine.com/vm/slava-mogutin" www.visuramagazine.com/vm/slava-mogutin), che ho iniziato circa più di dieci anni fa, più o meno durante lo stesso periodo di Lost Boys. È una raccolta di fotografie di viaggio intorno al mondo, di luoghi esotici come Marocco, Guatemala, Costa Rica, Messico e ovviamente la mia natia Russia. Quello che rende questa serie diversa dal resto dei miei lavori è il fatto che non riguarda principalmente le persone, ma spazi ed ambienti. Rappresentano culture diverse, civiltà e bellezza di ciò che viene chiamato terzo mondo. Ci sono alcune occasionali foto di nudi, ma la maggior parte del libro parla di panorami, still-life e ritratti urbani, più una serie d’immagini d’animali come galli, piccioni, pecore, scimmie, lupi e polpi.
Credo che il tuo blog sia un’ottima rampa di lancio di nuovi artisti che forse non sono rappresentati da una galleria, ma fanno ottima arte. Apprezzo molto ciò che fai per loro, offrendogli un’esposizione ed una voce.
Fin da quando ho iniziato il mio blog più di quattro anni fa, l’ho concepito come il mio diario e anche come una galleria virtuale dove mostrare giovani artisti ricchi di talento, la maggior parte di essi scoperti attraverso Internet. Alcuni di loro adesso hanno delle gallerie che rappresentano i loro lavori ed hanno una carriera nell’arte. Tutto ciò mi rende molto orgoglioso e felice perchè sono convinto che questi ragazzi comanderanno il mondo dell’arte del XXI secolo.
È molto divertente perchè spesso vedo copie delle tue fotografie in giro su Internet, mi fanno sorridere perchè solitamente sono brutte copie delle tue idee e delle tue immagini originali. Come ti fanno sentire?
“L’imitazione è la migliore lusinga” come dicono qui in America. Ero molto suscettibile riguardo a chi copiava spudoratamente il mio lavoro senza permesso o senza gli opportuni crediti, il fatto è che più sei esposto più spesso succede di essere imitato. Inoltre noi viviamo nel mondo post-post-post moderno e virtualmente tutto è già stato copiato, replicato, interpretato e re-interpretato infinite volte, tanto che sembra quasi giusto dire che non c’è più nulla di nuovo in questo mondo. Certamente Internet gioca un ruolo strategico in questo processo di replica ed una volta che tu metti un tuo lavoro on line, devi accettare le regole del gioco e divertirti del fatto che la tua arte e le tue idee vivranno di vita propria nel dominio pubblico.
Mi ha sempre affascinato il modo in cui fotografi i tuoi soggetti, è come se riesci ogni volta a creare un legame con loro mostrando la loro realtà. Mi potresti spiegare il tuo processo creativo?
Non sono un fotografo da studio e solitamente scatto in ambienti casuali, dove i miei soggetti non sentono la pressione di un set-up professionale da studio fotografico con luci violente e tutto quel nonsense. Quando ho cominciato a fare fotografia, dopo aver lavorato con artisti quali Bruce LaBruce e Terry Richardson, ho capito che non hai bisogno di un’attrezzatura costosa o di uno squadrone di assistenti per creare un’immagine bella ed accattivante. Sono molto più affascinato da alcuni anonimi autoritratti che puoi trovare su Internet che quelli di uno studio tradizionale.
Ricordo che anni fa, quando ho letto i tuoi poemi, guardando alcune tue foto e conoscendo la tua esperienza Russa, credevo che fossi una persona dal brutto temperamento, ma quando ci siamo incontrati mi sono trovato dinnanzi ad una persona molto gentile e siamo diventati amici. Sei sempre stato così o sei cambiato?
Molte persone mi hanno detto che dopo aver letto ciò che ho scritto e aver visto le mie foto si aspettavano di trovarsi davanti una persona rude e violenta. Beh quando ero più giovane il mio brutto temperamento mi ha messo in un mare di guai, così ho avuto i mie buoi motivi per dare una ripulita al mio modo di comportarmi. In questi giorni non bevo più tanto quando facevo in passato e cerco di non finire in una rissa. Sono una persona molto più felice ora e non sento la necessità di combattere o di provare qualcosa a qualcuno. Preferisco risparmiare la mia energia ed il mio tempo per qualcosa di migliore, qualcosa di creativo e divertente.
Come sta Brian? State lavorando a qualche nuovo progetto insieme?
Ultimamente mi sto concentrando sul mio lavoro personale, e Brian è occupato con la sua carriera che mi rende molto felice. C’è stato un periodo in cui mi sarei rifiutato di viaggiare o di fare una mostra senza Brian, nei primi anni della nostra relazione eravamo inseparabili. Ci divertiamo ancora molto a lavorare insieme, ma vogliamo dare l’un l’altro un pò più di spazio, siamo innamoratissimi ma dopo sei anni di relazione trovo sia salutare. La nostra prossima mostra come SUPERM sarà a Barcellona il prossimo dicembre.
L’anno scorso siete stati fotografati da Richard Kern per Vice come una delle Power Couples. Come ti sei sentito?
È stata la nostra prima volta su Vice e credo sia stata la storia più gay-friendly che abbiano mai pubblicato, è stata una bella sorpresa. Lavorare con Richad è stato divertente, è uno dei mie eroi, una leggenda. Amo il suo lavoro, in particolare i suoi primi film con i Sonic Youth, David Wojnarowicz e Lydia Lunch. Sono dei classici moderni! Recentemente abbiamo fatto uno scambio di opere con Richard, ora abbiamo uno dei suoi nudi bondage femminili in bianco e nero appeso in camera nostra oltre al suo ritratto di Wojnarowicz dal set di Manhattan Love Suicide che gia possedevo. Inoltre sul prossimo numero dio Vice ( febbraio 2011) ci sarà un mio nuovo lavoro, “Bros Blowing Shotties si tratta di una copia di agazzi sexy che si soffiano del fumo nella bocca l’uno dell’altro. Ho fatto questo servizio poco dopo aver smesso di fumare, è stato per me un esercizio di totale disciplina ed alla fine ce l’ho fatta, non fumo più.
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