giovedì 28 febbraio 2013

Lee Materazzi - Interview



Le fotografie di Lee Materazzi sono scatti divertenti, che mostrano l'artista, i suoi famigliari ed i suoi amici collocati in situazioni di disagio o scomoditá. L'umorismo è la chiave di letture delle opere di Lee che possono semplicemente nascere dall'osservazione di un'azione quotidiana, come il portare fuori la spazzatura, che spinge Lee a fantasticare su quale nuova sfida superare nella prossima fotografia. Mi diverte immaginarla mentre pensa: "Vediamo sotto cosa posso mettere la testa la prossima volta?" Il limite sta solo nella mente e nella fantasia di chi non osa e a quanto vediamo Lee ne ha da vedere, sicuramente scoverà sempre un nuovo luogo in cui infilarsi, appendersi o chiudersi.

Mi parli del tuo background?
Mi sono trasferita a Miami in Florida quando avevo sette anni e sono cresciuta lì. Da allora ho vissuto a Londra ed ora a San Francisco, ma le mie radici sono a Miami. Le palme, l'umidità e le spiagge sono veramente una parte di ciò che sono. Dal punto di vista artistico l'arte ha sempre fatto parte di me. Durante la mia infanzia mia madre ha sostenuto questo mio interesse e mi ha aiutato a trovare i migliori programmi d'arte, a partire dalla scuola elementare. Non è mai stato qualcosa che mi è stato imposto, mia madre ha solo sostenuto la direzione verso cui naturalmente mi stavo dirigendo.

Che mi dici dei tuoi anni a Londra a studiare alla St.Martins?
Londra era ed è una città meravigliosa, soprattutto per uno studente negli anni del college. La St. Martins è stata un'esperienza molto gratificante, soprattutto per l'eclettico gruppo di persone con cui ho condiviso la zona studio. Il BAFA era un programma poco strutturato che ci lasciava un sacco di spazio alla sperimentazione. A volte mi sentivo un po' perso all'interno di tutta quella libertá, tuttavia, mi ha aiutato a sviluppare il mio atteggiamento nei confronti del creare arte, che ancora oggi tengo in considerazione, ovvero che non ci sono regole o sistemi da seguire e che nel momento in cui ci sono è meglio infrangerli.

So che hai studiato anche scultura ma la fotografia é lo strumento a cui sei più affezionata vero?
Ho studiato scultura ma finivo sempre col fotografare quello che avevo fatto. Direi che il mio lavoro ed il mio interesse esistono realmente tra queste due dimensioni.

Adoro la grande ironia e l'umorismo che esiste in ciascuna delle tue fotografie sono questi due aspetti che rendono la tua arte degna di nota. Da dove nascono le idee per le tue foto?
La mia ispirazione viene dalla vita di tutti i giorni, in particolare dalle numerose lotte e dai gesti quoitidiani che la riempiono come portare fuori la spazzatura, il sacco che ti cade o gli armadi che sono sempre talmente pieni che esplodono ogni volta che vengon aperti. Sono molto attratta dalle faccende ed in qualche modo da glisforzi inutili che costantemente compiamo per farli. Queste cose riempiono così tanto la nostra vita, giorno dopo giorno, ma sono spesso trascurate. Mi piace accentuare queste esperienze quotidiane e la sensazione di frustrazione che rimane intrappolata al loro interno.

Metti sempre te stessa e i soggetti delle tue fotografie in posizioni strane, divertenti e a volte pericolose, il tutto per fare la foto giusta, sembra assolutamente divertente vero?
Sempre di recente con mio marito ho fatto delle foto nel garage, abbiamo aperto la porta per avere l'illuminazione ideale, ed è sempre molto divertente vedere la reazione dei miei vicini di casa quando passano a piedi e mi vedono sepolta sotto un mucchio di sporcizia o avviatata alla parete.

Cosa vuoi comunicare attraverso le tue immagini?
Non hanno necessariamente un obiettivo diretto allo spettatore. Suppongo che un opera abbia successo nel momento in cui crea un dialogo ed evoca una sorta di emozione a chi la sta osservando.Vorrei che le mie opere aprissero una prospettiva all'osservatore anziché chiuderla in una certa idea.

In molte immagini hai giocato con la tua mamma, me ne parli?
Mia madre è sempre stato un soggetto molto dedicato all'interno del mio lavoro. Una volta ho ricevuto la critica di averla usata troppe volte nelle mie fotografie, e come conseguenza il mio lato ribelle ha deciso di dedicarle un'intera serie. Nel 2009 abbiamo anche fatto un progetto insieme, mia madre mi fotografava e io fotografavo lei; in tutte le immagini ci siamo noi raffigurate durante un disastro domestico quotidiano. Alla fine si è trasformata in una sorta di competizione benevola tra chi riusciva ad eseguire la foto più scoraggiante o migliore. Guardando indietro sono molto contenta di aver fatto questo raccolta di immagini con mia madre perché una volta terminata mi sono trasferita a San Francisco e non abbiamo più avuto molto tempo da passare insieme mi farebbe piacere farne altre.

L'aspetto che mi ha colpito di più nelle tue immagini è il sentimento giovanile che riesci a comunicare. Per me è come se tu avessi preso ispirazione dalle cose che i ragazzi avrebbero fatto o avrebbe immaginato di fare durante la loro infanzia, che ne pensi?
Lo prendo come un complimento. Spesso mi auguro di avere lo stesso atteggiamento disinibito, avventato, borderline e coraggioso che molti bambini hanno. Fanno le cose solo per il gusto di farle e sono raramente preoccupati per le conseguenze o i risultati delle loro azioni. Penso che questo sia un ottimo stato d'animo a cui aspirare mentre si effettua il lavoro.

Posso facilmente immaginare il casino o il pasticcio che riesci a creare per fare una delle tue foto, che mi racconti?
Faccio dei pasticci enormi e per qualche strana ragione ho grande soddisfazione nel ripulire, probabilmente è a causa della mia passione irriducibile per l'organizzazione. Uno dei più grandi casini che io abbia mai fatto è stato per un video in cui utilizzai il frullatore senza il coperchio! Ho dovuto girarlo numerose volte ma ma alla fine nessun dolore, nessun guadagno.

Credo che tu ti diverta molto a fare le tue foto, ho ragione?
Se non c'è una buona risata o scarica di adrenalina sufficiente, il lavoro è raramente efficace. Quando smetterò di divertirmi nel farlo sarà ora di cambiare lavoro.

Mentre stai pensando ad una nuova immagine ti sei mai detta: "la prossima volta mi spingerò oltre?"
Sicuramente, più rischioso è il progetto più emozionante è per me. Mia madre dice sempre che un giorno mi spingerò troppo oltre. Spero di no ... anche se sarebbe un po' comico ed ironico se morissi sotto una pila di Tupperware!

Stai lavorando a qualche nuovo progetto?
Attualmente come ti accenavo prima sto lavorando su alcuni pezzi nel mio garage. Sono molto grezzi, disordinati e fisicamente estrenuanti. Mi sono appena rimessa dalla nascita di mia figlia e ci si sente cosí bene ad essere audaci di nuovo.

Cosa vorresti trovare sotto il tuo albero di Natale?
Sotto l'albero di Natale mi piace vedere un sacco di scatole avvolte! Cosa c'è dentro poco importa. In realtà ho fatto una cosa che ha reso pazzi la mia famiglia e gli amici. Per un anno non ho aperto nessuna delle loro lettere o regali, li ho tenuti perfettamente avvolti ed intatti. Li ho ancora tutti in una scatola nel mio studio. A volte le agito ed inizio ad immaginare.


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